BIELLA 18-11-2024 È passato ormai un anno da primo intervento di chirurgia robotica a Biella, il 9 novembre 2023 entrava per la prima volta in azione il robot chirurgico Da Vinci presso il blocco operatorio dell’Ospedale di Biella, veniva impiegato in corso di intervento di prostatectomia radicale in un uomo affetto da carcinoma prostatico. A distanza di un anno è giunto il momento di tracciare un primo bilancio. La chirurgia robotica è utilizzata di routine in Urologia, Chirurgia Generale e Ginecologia soprattutto in ambito oncologico ma anche nella correzione di patologie benigne che richiedono procedure ricostruttive complesse, garantendo interventi precisi, mini-invasivi e con minor complicanze, portando evidenti vantaggi per i pazienti.
La Struttura Complessa di Urologia diretta dal Dott. Stefano Zaramella ha registrato in questi ultimi tre anni una progressiva crescita di attività che ha determinato un miglioramento netto della produzione anche rispetto al 2019, considerato a livello nazionale l’anno di riferimento, in quanto riferito al periodo pre pandemico, sia per quanto riguarda l’attività complessiva di ricovero, che si è attestata nel 2023 a 1.326 degenti, sia in riferimento ad un aumento dei pazienti che da fuori Provincia di Biella si sono rivolti al reparto urologico biellese per essere operati (352 a fronte di 181 nel 2019). Il dato in proiezione per l'Urologia di Biella nel 2024 si attesta intorno a circa 400 ricoveri di pazienti provenienti da altre province. Questa tendenza è confermata dal saldo tra mobilità attiva e mobilità passiva che nel 2019 risultava negativo (-155) e che in questi ultimi tre anni ha invertito la tendenza fino ad ottenere una prevalenza di utenti da fuori provincia che scelgono l’Urologia dell’ASL di Biella, che risulta essere il secondo miglior reparto per saldo di mobilità in Piemonte. Anche rispetto ai risultati del Programma Nazionale Esiti, pubblicato nelle scorse settimane dall’Agenzia AGENAS del Ministero della Salute, che tra gli indicatori misura il numero di interventi di prostatectomia radicale, il reparto biellese risulta essere tra le prime quattro aziende sanitarie pubbliche della Regione.


