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BORGOMANERO - 13-12-2024 - Il Consigliere Regionale Gianluca Godio, componente della Commissione Sanità, in consiglio regionale ha presentato un'interrogazione a risposta immediata riguardo ai ripetuti episodi di violenza nei Pronto soccorso.


"Nel 2023, attraverso le segnalazioni spontanee degli operatori, nell’Asl Novara sono stati segnalati 102 episodi di violenza, circa uno ogni 2 giorni, di cui il 93% verbale; nel 2024 al mese di ottobre le segnalazioni sono state 60 di cui  56 verbali e 4 fisiche. Sono dati rilevati attraverso il sistema di segnalazioni interne dell’Asl, inaugurato nel 2017 e denominato “incident reporting”, sistema che analizza il fenomeno della violenza verbale e materiale, in modo da individuare azione atte a neutralizzarlo. Dati quanto mai sconvolgenti che evidenziano la difficoltà, da parte del personale medico e paramedico, ad operare con tutta la necessaria urgenza e attenzione". 


Lo scopo è comprendere e neutralizzare il fenomeno delle violenze nei Pronto soccorso degli ospedali, in particolare gravitanti in provincia di Novara. 


"Non dobbiamo sottovalutare queste situazioni che sono un campanello di allarme – ha proseguito il consigliere – tenendo conto che già il personale medico e paramedico opera in situazioni di stress: basta pensare a un ingresso di un paziente con patologia di urgenza; queste mette in allarme il personale stesso che deve operare con urgenza, senza pressioni da parte dei parenti, giustamente in ansia per il congiunto".
Nell’interrogazione Godio ha richiamato le aggressioni, tre, avvenute nel giro di pochi giorni ai nosocomi di Novara e Borgomanero e, in aggiunta alle azioni intraprese dai singoli plessi, cosa intende fare la Regione Piemonte per risolvere e limitare questi episodi di inciviltà che creano tensione e malumore al personale operante nelle strutture.
"Il personale medico e paramedico – conclude Godio – deve poter operare in tutta tranquillità: per questo sarebbe necessario aumentare sia il personale stesso all’interno del DEA che le misure di vigilanza, compatibilmente con le risorse a disposizione".
Dal canto suo l’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte ha inviato una risposta alle sollecitazioni di Gianluca Godio, nella quale si evidenzia: "l’Assessorato sta valutando la possibilità di attivare sistemi di rilevazione di immagini da installare all’interno delle strutture più interessate dalle problematiche, possibilità che sia compatibile con i diritti dei lavoratori e della tutela della privacy". Non è l’unica soluzione, si prevede inoltre l’attuazione di un progetto formativo in tutte le ASL della Regione, attivo da martedì 10 dicembre, per diffondere le misure di monitoraggio e riduzione dei rischi; la definizione di linee di indirizzo regionali allo scopo di individuare le misure più idonee a contenere le condizioni di rischio.

 

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