CALASCA C. - 21-1-2025 -- Riprendiamo da gli amici de La Valle del Rosa.
Nuvole basse e leggera pioggia nella giornata in cui ricorre la festa in onore di Sant'Antonio abate, patrono del paese, di cui si perde la memoria nel tempo ma che, secondo la testimonianza del parroco don Andrea Primatesta, risale almeno ad oltre un secolo fa. La comunità: uomini, ragazzi e bambini, vestiti con i sai dei frati, portano le gerle, i canestri, ed anche vari asinelli nella chiesa intitolata al Santo.
Al mattino alle 10,30 è stata celebrata la liturgia eucaristica, al termine della quale è stato distribuito il pane di segale.
“La distribuzione del pane, racconta don Andrea Primatesta, è stata da me introdotta nel 2000, per richiamare il pane di Sant’Antonio, un valore simbolico che esso ha nella comunità; da subito il gesto è entrato nella tradizione e da allora sono tantissime le persone che vengono da fuori e attendono la distribuzione dei pani di segale”.
A richiamare molti turisti, però, è sicuramente la sfilata dei cosiddetti frati e fratini, che segue la celebrazione dei vespri alle 14,30. La processione, accompagnata dal Premiato Corpo Musicale di Bannio, ha visto i "Frati" portare a spalla la statua del Santo, e all'interno della chiesa un albero addobbato di doni, che al termine della funzione sono stati battuti all'incanto.
Quest'anno ha celebrato le funzioni oltre a Don Fabrizio, anche Don Lorenzo, nuovo parroco della valle al quale sono stati offerti dei doni di benvenuto.