1

nathalie pisano

NOVARA - 14-02-2025 -- Con delibera del Consiglio Comunale di Novara, ill 22 febbraio dello scorso anno è stata nominata per Novara
Come figura del Garante dei diritti delle persone private delle libertà personale, in parole più semplici, i detenuti,
Nathalie Pisano, torinese, novarese di adozione, laurea in Scienze Politiche, da sempre sensibile ai temi civili.A livello nazionale l' istituzione della figura del Garante risale al 2 dicembre del 2008 (Legge n°28).


Ma quali sono i ruoli del Garante? Lo abbiamo chiesto a lei.


"Il Garante si occupa di promozione dei diritti e delle opportunità di vita civile all' interno del carcere, ma anche promuovere la sensibilizzazione dell' opinione pubblica sui diritti umani. Inoltre si cerca di promuovere azioni con altri soggetti pubblici competente sul settore. È molto importante anche la realizzazione di visite e colloqui coi detenuti".


Recentemente è stata recuperata la palazzina che era dedicata alle donne e che era chiusa da oltre 20 anni. Il Ministero ha stanziato un milione di euro per gli infermieri, perché Novara ha il secondo centro per la salute mentale dei detenuti.


"Saranno adeguati - continua Pisano- l' illuminazione e l' impianto elettrico, ma anche potenziata la videosorveglianza. in futuro sarà revisionato l' impianto refrigerante, la connessione internet sarà migliorata ed arriverà no nuovi PC per i corsi di formazione".
Con i fondi del PNNR sarà costruito un panificio dietro alle cucine.


"Ma ci sono anche diverse noti dolenti - continua la Garante- celle da 4/5 posti, unico bagno senza doccia e senza una divisione da dove si riscaldano i pasti; inoltre mancano i frigoriferi e un congelatore per settore".


Dalla Comunità di Sant' Egidio sono arrivati dei ventilatori  Ci sono 171 detenuti, di cui 71 sottoposti a " 41bis "per atti di criminalità organizzata e che stanno in cella singola.
Occorrerebbero almeno tre metri quadri per detenuti, le celle sono di 22, massimo 23 metri quadri per 4/5 persone, come dicevamo.
Anche se i detenuti sono diminuiti, la capienza dichiarata è di 158 persone, ma il Carcere di Novara rimane pur sempre sovraffollato.
Un Carcere, quello di Novara, in piena città, vicino a delle scuole, ma relativamente tranquillo.


Si palesa, in ogni sua parola, in ogni suo agito, una persona che sa perfettamente quali siano le sofferenze, le paure, la solitudine di chi, se pur colpevole di un reato, è una persona e come tale ha dei diritti. Che spesso ha dei figli piccoli, lontani, oppure è ancora in attesa di giudizio.


"Il Garante - conclude - non giudica la persona che gli sta di fronte, che ha chiesto un colloquio per i motivi più svariati, ma cerca di portare alla cittadinanza le istanze, i problemi che si presentano vivendo in un Carcere".


La città di Novara, in assoluto, risponde a queste istanze. In Carcere, si fanno corsi, Cabiria Teatro coinvolge in alcune recite i detenuti, all' interno c' è una biblioteca. La Diocesi ha da pochi giorni dichiarato di voler fare costruire una tensostruttura, anche per lo svago, la pratica di sport.Diverse associazioni interagiscono ed anche la politica cittadina non è sorda all' argomento.
Ma c'è ancora tanto da fare.


Perché, malgrado ciò che si sente ogni giorno in televisione, o si legge sui giornali, un detenuto ha dei diritti, tra cui quello all' affettività.

Ed un plauso la Pisano lo rivolge alla polizia carceraria, quelli che noi chiamiamo ' secondini', per l' umanità che dimostrano, per essere tra i primi a segnalare al Garante problematiche di varia natura.


È una comunità e come tale, tra le altre cose, comunica.


E noi abbiamo il dovere di porci in ascolto, senza ma e senza se, anche se pare retorico, detta così . Ma non è una fiction, è la realtà. E sovente, molto triste, all' interno della quale la sofferenza psicologica e psichiatrica sono in forte, costante aumento.

Manuela Peroni Assandri


Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.