VERBANIA - 18-02-2025 -- Un ragazzo generoso, fino all’ultimo. Il cuore, il fegato e i reni di Marco Gasparini, giovane verbanese morto domenica dopo il gravissimo incidente d’auto che gli è occorso nella notte tra venerdì e sabato, hanno dato una speranza a chi li ha ricevuti. L’espianto, effettuato dall’equipe dell’Asl Vco, è l’ultimo gesto di amore di una giovane vita spezzata. Oggi alle 15, nella chiesa di San Pietro a Trobaso, saranno celebrate le esequie del 33enne receptionist in un albergo di Verbania. Marco aveva studiato accoglienza all’istituto alberghiero “Erminio Maggia” di Stresa, diplomandosi nel 2011. Riccardo Fava Camillo, suo professore e presidente dell’associazione Hospes di cui Gasparini era socio, lo ricorda come uno studente brillante, con cui ha avuto “un rapporto molto stretto e personale”. “Era sempre presente alle assemblee della nostra associazione, ha partecipato a parecchi progetti collaborando con serietà e intelligenza”.
Appassionato di recitazione e di canto, aveva partecipato per anni ai corsi dell’Arcademia di Omegna, con la quale aveva debuttato sul palco. “Un esploratore alla ricerca di emozioni da vivere e da regalare agli altri – lo ricordano dall’associazione –. Continuerà a essere protagonista per alcune persone che troveranno nuove speranze di vita, grazie a lui e al gesto della sua famiglia che ha acconsentito alla donazione degli organi”.
Cordoglio viene anche dalla compagnia amatoriale verbanese “I falsi di autore” con la quale aveva collaborato e nelle cui fila si era esibito.
Venerdì attorno a mezzanotte il giovane stava guidando sulla litoranea del Lago Maggiore, tra Baveno e Stresa. All’altezza del rettilineo di Feriolo che conduce al cantiere nautico ha perso il controllo della sua Peugeot, ha urtato il new jersey della pista ciclabile e il veicolo s’è cappottato. L’impatto è stato tremendo e ha causato gravissime ferite al capo del conducente, che è parso fin da subito in condizioni disperate. Nelle ore successive è sopraggiunto il decesso in ospedale.