CASTELLLETTO TICINO- 04-03-2025 -- E' stato un consiglio comunale "acceso" quello di lunedì 3 marzo a Castelletto Ticino, convocato per discutere sul tema dell'antenna 5G collocata recentemente in via Valloni. Questo, nonostante le proteste e la raccolta firme di oltre 100 residenti.
L’ex sindaco Matteo Besozzi (Per Castelletto) ha attaccato la giunta: “Dai documenti raccolti si è appurato che l’iter della pratica è iniziato a marzo 2024 e che nel giugno dello scorso anno era già in pratica finito. Possibile che in Comune nessuno dell’amministrazione ne sapesse nulla ? Perché la popolazione non è stata informata e lo ha saputo a cose fatte ? Perché il Comune non ha espresso un parere, sia pure non vincolante ?“.
Michele Giovanetti “Bene Comune” si è associato:” Ci avete accusato di fare strumentalizzazione politica. La democrazia è invece spiegare e informare la popolazione. Voi rincorrete sempre i problemi. Questo dell’antenna è stato gestito male e con poca trasparenza.”
Massimo Stilo, il sindaco, ha replicato: "L’antenna non è ancora attiva, è un 5G, ma sarà simile alle altre di telefonia, non avrà le emissioni da 5G. E’ nata per un accordo tra un privato e la ditta e la normativa nazionale non ci consente di bloccarle. A Castelletto ci sono ben 27 impianti di telefonia sorti durante il periodo di Besozzi sindaco e nessuno ha mai pensato di fare una assemblea. Gli organi politici in questa faccenda non sono stati coinvolti. Chi deve valutare le emissioni è Arpa a cui abbiamo chiesto un monitoraggio continuo delle emissioni non solo della nuova antenna, ma anche di tutte le altre.”
Il vice sindaco Vito Diluca ha aggiunto:” Anche noi siamo preoccupati, ma la frequenza della antenna sarà pari a quelle delle altre in città.”
Alla fine tutti si sono detti “preoccupati” per la nuova antenna di 35 metri, ma chi è rimasto male ed ha rumoreggiato in sala sono stati alcuni residenti di via Valloni, che dovranno fare i conti con l'antenna non gradita (M.R)