BIELLA 7-3-2025 Registriamo con sorpresa lo scalpore suscitato in tanti politici locali dalla decisione del Comune di
Biella di lasciare il Consorzio IRIS.
Forse chi nei tre lustri passati ha dormito, chi si è colpevolmente distratto o chi oggi deve mostrare
sdegno ed apparire ai propri elettori infuriato può sostenere di non averne mai saputo nulla. Potrà
sostenere di non aver mai condiviso questa linea di pensiero, di aver magari sempre sperato che i
due Consorzi si fondessero ma non potrà seriamente sostenere che la scelta del Comune di Biella
sia un fulmine a ciel sereno!
Sindaci diversi e Amministrazioni diverse negli anni hanno affrontato il tema della permanenza di
Biella in IRIS; lo hanno affrontato banalmente perché la presenza nel Consorzio del Capoluogo ha
sempre rappresentato un’anomalia, gestendo quest’ultimo già autonomamente servizi che gli altri
Comuni hanno affidato all’Ente. Singolarità questa da anni nota agli operatori, conosciuta dagli
Amministratori, monitorata dalla Regione, denunciata dai tecnici.
Certo, sarebbe stato comodo voltarsi dall’altra ancora una volta, fingere di non vedere e non fare
nulla, evitando così contestazioni e critiche… Ma non è nelle corde di questa Giunta ignorare i
problemi!
È da tempo che l’operazione viene approfondita e nel farlo si sono sempre considerati i suoi riflessi
sul Consorzio, ritenendo in ogni caso fondamentale non pregiudicarne l’attività.
Né può dirsi che la decisione sia stata assunta con modalità o tempi inusuali essendo comunque
stato, come ovvio, oggetto di confronto anche prima della sua ufficializzazione.
Aperti ovviamente al confronto, ci lasciano francamente indifferenti le accuse che ci vengono
mosse da alcuni rappresentanti politici locali che paiono più infastiditi dall’operato risoluto e dalla
capacità decisionale di questa Giunta piuttosto che dai provvedimenti in sé.