CERANO - 17-03-2025 -- L'Ente di Gestione delle Aree Protette Del Ticino e Lago Maggiore ha comunicato che nei giorni scorsi due suoi guardiaparco, insieme a 2 guardiaparco del parco lombardo e a 5 tecnici dei servizi veterinari delle ASL di Novara e Torino, hanno provveduto al recupero di ben 15 carcasse di cinghiale rinvenute nei boschi sulla sponda sinistra del Ticino, quella lombarda, che però in parte ricade amministrativamente in comune di Cerano e dunque all’interno del Parco del Ticino piemontese.
Quelli attuali, che saranno a breve analizzati dalle ASL, si aggiungono ai 27 ritrovati nelle settimane scorse e che si sono tutti rivelati infetti da peste suina africana (PSA)
Le ricerche e i recuperi sono resi difficoltosi dalla densità del bosco e dalla conformità del terreno, oltreché dalla necessità di provvedere alla sistematica disinfezione di mezzi, strumenti e abbigliamento e alla necessità di evitare contaminazioni di qualsiasi tipo, al di fuori dell’area di intervento.
L'Ente ricorda ai fruitori la necessità di segnalare sempre eventuali avvistamenti di carcasse, o anche solo di resti animali (ossa, pelli…), anche fuori parco, al personale del Parco o a qualsiasi ufficio pubblico.
Si ricorda inoltre l’opportunità di provvedere al cambio almeno delle calzature, o quantomeno alla disinfezione delle stesse con prodotti idonei, ogni volta che si termina un’escursione o altra attività nei boschi del Ticino.
L'Ente, infine ricorda che nei comuni di Oleggio, Bellinzago, Cameri, Galliate, Trecate, Romentino e Cerano (zone di restrizione di livello massimo) ogni attività nei boschi (passeggiate comprese) svolte da gruppi superiori alle 20 persone necessita di apposita autorizzazione del Sindaco.