CARPIGNANO SESIA – 17-03-2025 - Un viaggio tra "Storie di abiti (e) dipinti" è quello che si è compiuto venerdì sera, 14 marzo, in biblioteca a Carpignano.
A cura dell’associazione "Amici del San Pietro", con introduzione del professore Franco Desillani, si è fatto prima un focus sulla rappresentazione degli abiti nelle opere d'arte delle chiese piemontesi a cura dello storico Lorenzo Crola e dopo sull’evoluzione della seta e del baco da seta con Jacopo Colombo, direttore del museo etnografico di Oleggio.
“Andiamo a scoprire come è stato rappresentato l’abito nel 1400 – 1500 è una cultura nascosta. Osservare le maniche, le acconciature a corona, le cinture, i tessuti e i gioielli”, ha detto Crola mostrando immagini prima di una chiesa nel cossatese e poi una a Villafranca Piemonte.
Il nostro territorio ha una grande connessione con gli alberi di gelso e il baco da seta, che si nutre delle sue foglie. “A Carpignano sotto la tettoia venivano raccolti i bozzoli, così a Cressa, dove ora c’è un museo, veniva chiamata “il tesoretto dei Borromeo”, a Oleggio si lavorava la seta nelle filande, sul lago d’Orta a Miasino e Armeno commerciavano la seta con i mercanti d’Oltralpe”, ha specificato Colombo.