VCO - 18-3-2025 -- Un passo avanti è stato compiuto per la realizzazione delle Case di Comunità e dell'Ospedale di Comunità nel Verbano-Cusio-Ossola. Durante un incontro tra la direzione dell'ASL, la ditta appaltatrice e lo studio tecnico incaricato, è stato definito il cronoprogramma che prevede l'avvio dei lavori per le Case di Comunità entro maggio 2025 e per l'Ospedale di Comunità entro giugno.
È stata approvata la proposta progettuale per la Casa di Comunità di Verbania, che sarà sviluppata nei prossimi giorni e successivamente presentata all'Ufficio Tecnico del Comune, seguendo l'iter già completato per i progetti di Domodossola e Omegna.
Per quanto riguarda l'Ospedale di Comunità di Gravellona Toce, sono state superate alcune criticità relative alla realizzazione di un parcheggio, grazie a un ridimensionamento dell'impegno economico. All'incontro era presente anche il sindaco Morandi.
Le nuove strutture sanitarie, finanziate con 7 milioni di euro dal PNRR, sono considerate strategiche dalla Direzione Generale dell'ASL per garantire una sanità territoriale di qualità e prossimità. Dovranno essere completate entro giugno 2026, termine ultimo imposto dalle normative PNRR.
Delle tre Case di Comunità previste, le situazioni più semplici riguardano Omegna, dove la struttura sorgerà presso il distretto sanitario di via Mazzini, e Verbania, dove il progetto è stato spostato dal San Rocco al distretto di Sant'Anna. Più complessa invece la situazione a Domodossola, dove la Casa di Comunità avrà sede in Villa Balassi, edificio nei pressi del San Biagio, che dovrà essere smantellato.
L'Ospedale di Comunità di Gravellona Toce ospiterà 20 posti letto destinati ai pazienti post acuzie.
Il direttore generale dell'ASL, Cattel, aveva assicurato durante la Conferenza dei sindaci al Tecnoparco che i lavori partiranno in contemporanea "per non fare torto a nessuno". La Direzione dell'ASL, insieme all'Ufficio Tecnico, continuerà a monitorare le procedure previste per rispettare i tempi di consegna.
Le nuove strutture rappresentano una risposta attesa alle preoccupazioni del territorio riguardo diverse criticità sanitarie, dalla carenza di medici di base all'affollamento dei pronto soccorso. Il ritardo nell'avvio dei lavori sarebbe stato causato anche da aumenti economici intervenuti nel frattempo.