ALBOGNO- 03-04-2025-- Gremita la chiesa di Albogno per l’ultimo saluto a Peppino Coffano, autonomista dell’Uopa, spentosi a 93 anni. Presenti tutti i superstiti dell’avventura auonomista dell’Uopa, l’ex senatore Valter Zanetta, il consigliere regionale Alberto Preioni, il capogruppo del comune domese Marco Bossi, gli amministratori del comune di Druogno e della valle.
Peppino, originario di Borgo Ticino, era arrivato in Ossola dopo il matrimonio con Milena, figlia di un dirigente dell'Edison, azienda per la quale lui lavorava come impiegato. Due i figli, Fulvio, spirato qualche anno fa, ed Anna. Grande l'impegno politico, subito dopo la sua fondazione, sul finire degli anni '70, ha aderito all'Uopa, l'Unione ossolana per l'Auonomia che voleva trasformare l'Ossola in una regione auonomia a statuto speciale, sul modello della Valle d'Aosta, rivendicando la necessaria compensazione statale per i disagi del vivere in montagna, lo sfruttamento senza ristorni delle risorse, l'impossibilità di essere rappresentati, auspicando uno Stato ed un'Europa federale.
Eletto in consiglio comunale nel 1980, divenne capogruppo dei ben 5 consiglieri comunali dell'Uopa, proponendo innovative soluzioni per macroproblemi ancora esistenti, quali lo svincolo per l'agognata superstrada, l'ospedale unico sul rettilineo tra Domodossola e Villadossola, adeguati bacini di sfogo per le acque del Toce ed immissari.
Restò in consiglio comunale per l'Uopa per 10 anni, venendo rieletto anche nel 1985. Dopo la pensione si dedicò agli studi, laureandosi con lode all'università di Genova in diritto. Nei primi anni 2000 divenne consigliere ed assessore comunale a Druogno, in valle Vigezzo, dove viveva sino alla scorsa estate, per lunghi periodi dell'anno, ad Albogno, nella casa di vacanze di famiglia.