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ROMA - 5-4-2025 -- Il Consiglio dei ministri 122 del 4 aprile ha approvato con un decreto-legge una serie di norme sulla sicurezza che entrano immediatamente in vigore una volta che verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
In verità, il Governo aveva presentato in Parlamento il disegno di legge 1660 approvato dalla Camera e passato al Senato, ma la Presidenza della Repubblica aveva fatto qualche rilievo su alcuni aspetti; così il Governo ha deciso di accelerare i tempi approvando un decreto-legge che tenga conto dei rilievi del Quirinale, che entra immediatamente in vigore e che deve essere convertito in legge entro 60 giorni.
Il pacchetto di novità è cospicuo: proviamo a farne una sintesi.
Per la prevenzione e contrasto al terrorismo internazionale e ai reati contro l’incolumità pubblica, si punisce con la reclusione da 2 a 6 anni chi si procura o detiene materiale contenente istruzioni sulla preparazione e l’uso di congegni bellici micidiali, armi, sostanze chimiche o batteriologiche e di ogni altra tecnica o metodo per il compimento di atti con finalità di terrorismo. Per chi diffonde o pubblicizza tale materiale con qualsiasi mezzo, anche telematico, si prevede la reclusione da sei mesi a quattro anni.
Gli esercenti attività di noleggio senza conducente dovranno comunicare al CED Interforze, oltre ai dati identificativi di chi noleggia il veicolo, anche quelli del veicolo stesso. La sanzione in caso di omessa comunicazione sarà l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro.
Per la prevenzione e contrasto della criminalità organizzata si estendono le verifiche antimafia anche alle imprese che aderiscono al “contratto di rete”.
Il Prefetto non può procedere d’ufficio a limitare alcuni effetti dell’informazione interdittiva antimafia per garantire adeguati mezzi di sussistenza ai familiari del destinatario della stessa. Tali benefici saranno riservati esclusivamente a chi ha interrotto definitivamente i rapporti personali e patrimoniali, con tali soggetti, prima dell’evento che dà luogo al beneficio. Si amplia per i collaboratori di giustizia e i loro familiari la possibilità di utilizzo di documenti e di identità fiscali di copertura e di costituire società “fittizie” per svolgere attività che richiedono un rafforzato livello di riservatezza.
Per l’amministrazione di beni sequestrati, si estende il termine di impugnazione delle misure di prevenzione personali adottate dall’Autorità giudiziaria da dieci giorni a trenta giorni e si prevede che i contributi economici in favore degli enti locali per la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico degli edifici scolastici, possano essere utilizzati anche per i beni confiscati destinati all’ente locale.
In materia di sicurezza urbana, si introduce una nuova figura di reato finalizzata al contrasto del fenomeno delle occupazioni abusive di immobili. È prevista la procedibilità d'ufficio se il fatto è commesso nei confronti di persona incapace per età o per infermità, o su immobili pubblici o a destinazione pubblica. Nel caso di occupazione di abitazioni, la pena sarà la reclusione da due a sette anni.
Viene inoltre prevista una nuova circostanza aggravante per i delitti non colposi contro la vita e l’incolumità pubblica e individuale, contro la libertà personale e contro il patrimonio, o che comunque offendono il patrimonio, se sono commessi all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri. Si aggrava anche la pena per il reato di danneggiamento in occasione di manifestazioni pubbliche. Si estende il cosiddetto DASPO urbano a coloro che risultino denunciati o condannati, anche con sentenza non definitiva, nel corso dei cinque anni precedenti, per delitti contro la persona o contro il patrimonio commessi nelle aree interne e nelle pertinenze di infrastrutture ferroviarie, aeroportuali, marittime e di trasporto pubblico locale, urbano ed extraurbano. Si estende l’arresto in flagranza differita al reato di lesioni personali gravi o gravissime a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico, commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico.
Si eleva a delitto l’illecito amministrativo per blocco stradale, con la pena della reclusione fino a un mese e la multa fino a 300 euro. In caso di fatto commesso da più persone, la reclusione va da sei mesi a due anni.
Si rafforzano gli strumenti di deterrenza e di repressione delle truffe agli anziani, con l’introduzione di una specifica ipotesi di truffa aggravata con pene da due a sei anni e multa da euro 700 a euro 3.000.
In materia di esecuzione della pena, le donne incinte non potranno più beneficiare della eventuale liberazione. Si prevede la differenziazione nelle modalità di esecuzione della pena tra la madre di figli di età fino a 1 anno e delle madri di figli di età da 1 a 3 anni.
Viene aumentata la pena per l’induzione all’accattonaggio per l’impiego di minori sino a 16 anni e di un’aggravante se il fatto è commesso con violenza o minaccia.
Per la tutela delle forze di polizia, delle forze armate e del corpo nazionale dei vigili del fuoco e degli organismi del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica si introduce una circostanza aggravante del delitto di violenza o minaccia e di resistenza a pubblico ufficiale se il fatto è commesso nei confronti di un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza con l’aumento di pena fino alla metà e un’ulteriore circostanza aggravante in caso di atti violenti commessi al fine di impedire la realizzazione di un’infrastruttura.
Si prevede la possibilità di dotare le Forze di polizia di dispositivi di videosorveglianza indossabili (bodycam), idonei a registrare l’attività operativa nei servizi di mantenimento dell’ordine pubblico.
In materia di tutela legale degli appartenenti alle Forze di polizia, al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e alle Forze armate per fatti connessi alle attività di servizio si aumenta fino a 10.000 euro l’importo massimo che può essere corrisposto per ciascuna fase del procedimento.
Si introduce il nuovo reato di “rivolta all’interno di un istituto penitenziario”, che punisce le condotte di promozione, organizzazione o direzione e partecipazione a una rivolta consumata all’interno di un istituto penitenziario da tre o più persone riunite, mediante atti di violenza o minaccia, tentativi di evasione o atti di resistenza anche passiva che impediscono il compimento degli atti d’ufficio o del servizio necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza. Si inasprisce la pena per chi istiga alla disobbedienza delle leggi se il fatto è commesso all’interno di un istituto penitenziario o mediante scritti o comunicazioni diretti a persone detenute.
Una fattispecie di reato analoga alla rivolta in istituto penitenziario è introdotta anche per condotte commesse all’interno di centri di trattenimento per migranti irregolari.
Si introduce la sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni per i casi nei quali le imprese autorizzate a vendere schede S.I.M. di telefonia mobile non osservino gli obblighi di identificazione dei clienti, mediante acquisizione, nel caso si tratti di cittadino non dell’Unione Europea, di copia del titolo di soggiorno.
Per la tutela delle vittime d’usura si introduce la figura del tutor, con funzioni di consulenza e di assistenza nella gestione del mutuo concesso in favore degli operatori economici vittime di usura, al fine di attenuare l’alta morosità riscontrata nella restituzione dei mutui stessi da parte dei beneficiari e per favorirne il reinserimento nel circuito economico legale.

Carlo Crapanzano

Foto: la conferenza stampa per illustrare il decreto con i ministri Piantedosi e Nordio

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