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Radiologia a domicilio 1 Stefano Debernardi Elena Mazzone Leo Galligani Mario Sanò Paolo Garavana 2

 

BIELLA 5-8-2025 È partita in queste settimane la raccolta fondi a supporto del progetto “Radiologia a domicilio”, promosso dalla Struttura Complessa di Radiologia dell’ASL di Biella. PRogetto sostenuto dall’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella. Il progetto è stato approvato dalla Direzione Generale ASL BI e presentato dal Dott. Stefano Debernardi, Direttore della Struttura Complessa di Radiologia. Ha l’obiettivo di avvicinare la diagnostica radiologica ad alcune categorie di pazienti particolarmente fragili o non trasportabili, partendo da quelli residenti in RSA.

Per l’avvio del progetto sono necessari 80 mila euro. Destinati all’acquisto di una unità radiografica portatile di ultima generazione e alla copertura dei costi operativi. L’attività inizierà gradualmente, con un progetto pilota previsto fra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, rivolto, in un primo momento, a un gruppo selezionato di RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), per poi estendersi a tutto il territorio.

Le iniziative

La raccolta fondi si è aperta con un primo gesto di grande generosità. La Concessionaria Ford – Nuova Assauto, in collaborazione con AMSAP (Associazione Auto Moto Storiche Alto Piemonte), ha donato una Ford Puma Gen-E, veicolo completamente elettrico, all’Associazione Amici dell’Ospedale. L’auto sarà impiegata dai tecnici di radiologia per gli spostamenti sul territorio, con un basso impatto ambientale. La vettura è attualmente esposta davanti all’ingresso dell’Ospedale di Biella per sensibilizzare la popolazione e promuovere la raccolta fondi.

La Radiologia domiciliare

Per “Radiologia domiciliare” si intende l’insieme di tutte le procedure finalizzate all’esecuzione di esami radiografici tradizionali presso il domicilio del paziente non deambulante e/o non trasportabile. L’obiettivo è rendere l’esame meno gravoso per il paziente e più efficiente in termini di costi, garantendo nel contempo la stessa accuratezza diagnostica e sicurezza delle prestazioni ospedaliere.

Il servizio dell’ASL BI, in questa fase, sarà dedicato a pazienti in RSA con patologie che determinano gravi condizioni di disabilità o di non autosufficienza e potrà poi essere esteso a pazienti con patologie altamente invalidanti, quali i malati di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), per i quali il trasporto potrebbe essere particolarmente complesso e disagevole.

Il progetto segue esperienze simili già intraprese in altre aree del Piemonte caratterizzate da territori vasti o montani – come il Torinese, il Cuneese, l’Astigiano e il Verbano-Cusio-Ossola – dove lo spostamento dei pazienti fragili è particolarmente complesso. I risultati ottenuti finora dimostrano la validità del modello, specialmente in un contesto demografico in cui l’invecchiamento della popolazione è una sfida crescente per il sistema sanitario.  I vantaggi evidenziati dall’introduzione della Radiologia domiciliare sono molti e riguardano una riduzione degli accessi al Pronto Soccorso per pazienti fragili, diagnosi rapide, minore stress e disagio per i pazienti e i familiari e risparmi economici per il sistema sanitario.

 

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