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BORGOSESIA 21-8-2025  “Quanto accaduto ai lavoratori dell’Asl di Vercelli è gravissimo ed è motivo di vergogna per la Regione Piemonte. Non siamo l'Ungheria di Orban” Lo afferma il Consigliere Regionale e segretario del Partito democratico del Piemonte, Domenico Rossi, in merito ai procedimenti disciplinari aperti dall’ASL di Vercelli nei confronti dei dipendenti che hanno protestato contro la chiusura del punto nascite di Borgosesia durante la visita dell’Assessore Riboldi in un presidio organizzato dalla CGIL.

“I lavoratori e le lavoratrici - prosegue Rossi - hanno il diritto di manifestare il loro dissenso. Si tratta di un diritto previsto e tutelato dalla costituzione, per questo il provvedimento va ritirato immediatamente. Davvero Riboldi vuole aprire un altro fronte sindacale dopo quello delle Molinette?”.

Interviene anche la consigliera Simona Paonessa. “Agire con prepotenza ai danni dei lavoratori, per intimidire manifestazioni e azioni sindacali, è un atteggiamento che va condannato ad ogni livello”.

“Da parte nostra, totale solidarietà ai dipendenti e ai sindacati, che protestavano legittimamente. È inaccettabile e indifendibile la decisione della direzione dell’ASL: dopo le manifestazioni di contestazione si passerà a punire il diritto di sciopero?” Rilanciano i consiglieri Dem.

Il segretario del PD si rivolge direttamente  al Presidente della Regione: “Intervenga il Presidente Cirio, la sanità piemontese non merita il caos che ha caratterizzato questi mesi. Il Piemonte è e deve restare una terra in cui i diritti costituzionali sono garantiti e nella quale non si intimidiscono i lavoratori”.

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