BORGOMANERO -05-05-2019 - E' stato assegnato
ai medici in pensione del Poliambulatorio Auser di Borgomanero il "Prenio Nazionale della Bontà Sant'Antonio di Padova", da parte dell'Arciconfraternita del Santo, che lo promuove dal 1975. Il premio vuole evidenziare come nella quotidianità vi siano persone non indifferenti che si prodigano per gli altri. Il Consiglio Direttivo dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio ha definito l'operato dal gruppo di primari medici in pensione "uno stupendo gesto di solidarietà". Il gruppo di 23 medici in pensione – cardiologi, dermatologi, radiologi, urologi, nefrologi – si prende cura gratuitamente di pazienti che non possono permettersi cure specialistiche. Nel 2017 sono state visitate millecinquecento persone. Una idea virtuosa partita, dalla presidente dell’Auser Maria Bonomi, già sindacalista, che ha chiesto a questi medici un aiuto per curare rifugiati, pensionati, disoccupati, persone in difficoltà economica. Invito raccolto con entusiasmo da parte dal primario cardiologo Piero Sacchi, deceduto nel 2015, dall’urologo Sergio Cavallaro e dal nefrologo Felice Fortina che misero insieme un gruppo di 23 medici per circa 17 specializzazioni, tutti a disposizione gratuita dei pazienti. "Riteniamo – ha commentato il Priore dell’Arciconfraternita Dr. Leonardo Di Ascenzo – che un tale esempio di volontariato da parte di un gruppo di professionisti in quiescenza, i quali potrebbero tranquillamente e legittimamente dedicare il loro tempo a continuare l’arte medica a titolo remunerativo, costituisca per i giovani del Premio della Bontà sant'Antonio di Padova e per la società intera un indubbio modello di bontà e di valorizzazione delle professionalità individuali per una salvaguardia della dignità umana, nel momento della sua massima vulnerabilità ovvero la malattia. Ci auguriamo che il nostro riconoscimento possa gratificare questo operato, che rappresenta un modello concreto di come si possa dare sostanza all’imperativo morale di ogni medico che è quello di portare lenimento all’umano patire e accompagnare i signori ammalati nel momento del bisogno, con professionalità e dignità anche alle periferie del mondo, dove anche lo Stato più evoluto con difficoltà riesce ad agire".