DOMODOSSOLA - 08-05-2019 - Il Pd chiede
la testa di Gianmaria Radaeli, il presidente della Farmacia domese, indagato nell'ambito dell'inchiesta su corruzione e tangenti tra Piemonte e Lombardia. Con una nota, il gruppo consiliare dei dem chiede al sindaco Lucio Pizzi di portare il manager aronese alle dimissioni.
"Apprendiamo con amarezza la notizia del coinvolgimento del dott. Radaelli, presidente del cda dell'azienda multiservizi che gestisce anche la Farmacia Comunale di Domodossola, nominato dal sindaco di Pizzi poco più di un anno fa in quota Fratelli d'Italia, nell'inchiesta sulle tangenti della DDA di Milano che ha portato all'arresto del novarese Diego Sozzani.
Pur volendoci mantenere coerenti con il principio garantista, la misura cautelare disposta dal gip è oggettivamente molto grave e ci obbliga a chiedere che il sindaco di Domodossola intervenga pubblicamente portandolo a fare un passo indietro.
Ci è d'obbligo fare infine una riflessione: un'azienda con un bilancio che con l'amministrazione Pizzi è diventato sempre più in sofferenza, aveva veramente bisogno di un manager che venisse da Arona? Non c'era qualcuno che conoscesse meglio le dinamiche commerciali locali e che potesse essere più adeguato al ruolo? La risposta è no, quando si guardano solo le dinamiche politiche di partito. L'avevamo fatto notare mesi fa ed i fatti ci hanno dato ragione".