1

cota roberto

Non ho nulla di personale

contro Sergio Chiamparino. Anzi, devo ammettere che, a differenza di altri personaggi che si ritrovano ai vertici nell’ attuale contesto politico, possiede una correttezza nei rapporti personali certamente apprezzabile.
Il fatto è che in questa campagna elettorale ho sentito cose non vere, non tanto da parte sua, quanto da parte di alcuni suoi sostenitori (il Segretario regionale del Pd). Per la verità, vi sono anche giornalisti che riportano tali falsità facendole proprie e presentandole come dato acquisito. Se ne assumeranno, ovviamente, la responsabilità.

Concentrandomi sugli aspetti che riguardano il governo della Regione, ultimamente, le falsità sono le seguenti. Chiamparino avrebbe ereditato per colpa del sottoscritto una sanità commissariata ed oggi sarebbe il salvatore della Patria. Ciò è falso, la sanità piemontese non è mai stata sottoposta a commissariamento. Risultano essere state commissariate nel tempo altre regioni, per la precisione il Lazio, l’Abruzzo, la Campania, il Molise e la Calabria. Il Piemonte ha sottoscritto con il Governo un piano di rientro (che è cosa diversa) esclusivamente per la situazione lasciata dalla Giunta Bresso. Il piano di rientro è per debiti pregressi e l’accordo con il Governo è del 29.07.10. Qualcuno mi deve spiegare come si possa sostenere che sono io il responsabile dei debiti pregressi al 2010.

Inoltre, a leggere i resoconti giornalistici, Chiamparino avrebbe trovato, sempre a causa della mia Amministrazione, una regione in dissesto e, pertanto, sarebbe da santificare. Anche questo è falso. Chiamparino non ha trovato una regione in dissesto, anzi, è proprio sotto il mio governo che è stato avviato un risanamento (anche attraverso il suddetto piano di rientro) di cui Chiamparino ha potuto beneficiare. Per scendere ulteriormente nel dettaglio, nel breve periodo in cui abbiamo potuto governare la Regione per la prima volta la spesa sanitaria è ritornata in equilibrio. Cioè corrispondenza tra entrate (fondi trasferiti dallo Stato) ed uscite, come lo sono le regioni virtuose.

Ci sarebbero in giro altre falsità ed attacchi volgari ma, per il momento, mi fermo qui.

I propalatori di menzogne si sentono al sicuro anche perché mi trovano un bersaglio facile, indifeso, essendo fuori dal teatrino della politica. Vedremo… Quello che so è che se si diffama una persona dicendo delle cose false (aggiungo la cui falsità è facilmente documentabile) si va incontro a delle conseguenze. Ci vedremo nelle sedi competenti.
Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.