VERBANIA – 20.05.2019 – Ieri abbiamo pubblicato
l’articolo che riportava, sintetizzati, i dati dei casellari giudiziali di tutti i candidati al comune di Verbania, come prevede il recentissimo decreto legge “Spazza corrotti”, pubblicando gli esiti dei quattro candidati che non mostravano il penale nullo. Riceviamo e pubblichiamo la risposta del candidato di Forza Italia Roberto Carbone.
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Vorrei garbatamente rispondere all'autore dell'articolo che ha divulgato il mio certificato penale. Onestamente ho sempre avuto qualche difficoltà a rivelare spontaneamente questo "segreto" di pulcinella e certamente non è facile parlare ora nel 2019 di un passato così remoto però mi sento quasi di ringraziare l’artefice di questa rivelazione che sebbene ai più può sembrare un colpo basso io voglio volgere al positivo.
Forse è davvero arrivato il momento per me di testimoniare la mia esperienza, come succede a tanti che, partendo da esperienze di dolore, riescono a trasmettere speranza.
Non nego che appena appreso di questo articolo per un attimo mi è mancata la terra sotto i piedi e il mio pensiero è andato subito ai miei cari, alla mia famiglia in primis. Non è bello che chi ami e non ha colpe possa pagare per te lo scotto di un passato così turbolento. È anche facile e umanamente comprensibile provare vergogna o umiliazione. E poi ho pensato anche a tutti i parenti, gli amici, i conoscenti, i meno amici. A chi ha sempre saputo e a chi ancora non sapeva.
Quando ho scelto di accettare la candidatura come indipendente nella lista di Forza Italia a favore di Giandomenico Albertella conoscevo benissimo il rischio del cosiddetto "sputtanamento"; io e mia moglie l'abbiamo valutato e straponderato. Alla fine però è prevalsa la voglia di mettermi in gioco, a disposizione del bene comune, semmai dovessi essere eletto consigliere. E mia moglie era al mio fianco, mi ha sempre sostenuto e di questo le sono immensamente grato.
Ho 3 figli di cui vado fiero e sono il mio orgoglio. Fortunatamente due sono ancora piccoli e non c'è, voglio augurarmi, il rischio che possano apprendere tale notizia da persone che non siano io e mia moglie. Il più grande è al corrente del mio passato e lo ringrazio di cuore per la capacità di comprensione che mi ha sempre dimostrato.
Nei confronti del Partito sono tranquillo, mi ritengo una persona onesta e fin da subito, ancora prima della candidatura, ho dichiarato il mio passato.
E veniamo al mio passato. Un passato che non rinnego, del quale non vado certamente fiero ma che mi ha comunque dato modo di essere la persona che sono attualmente. Ho vissuto appieno il dolore, il buio, la sofferenza, la tristezza e tutto l'abbruttimento che viene dalla droga. Perché la tossicodipendenza è questo. E l'ho pagata, anche a caro prezzo. Ma dalla tossicodipendenza si può uscire. E ripartire per ricostruirsi un futuro degno. Questo è ciò che è capitato a me: ho trasformato la mia vita da misera quale era a straordinaria, cogliendo al meglio l'ennesima possibilità che Dio mi ha dato, cioè quella di tornare a vivere e realizzarmi prima di tutto come marito e padre.
Grazie, adesso sì che ognuno può trarre le proprie conclusioni.
Roberto Carbone
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Comprendo le ragioni del signor Carbone, nei confronti del quale non c’è, né c’è mai stato alcunché di personale, né tantomeno gli è stato portato un “colpo basso”. La pubblicazione del certificato penale risponde a una legge votata qualche mese fa da Movimento 5 Stelle e Lega – Salvini nota ai partiti politici e ai candidati. Lo scopo è fornire agli elettori elementi di conoscenza sui candidati per i quali sono chiamati a votare. Pubblicare il certificato penale è giusto? È sbagliato? È utile? È eccessivo se i fatti sono datati? Ognuno può pensarla come crede e ognuno ha il diritto di formarsi un proprio giudizio. Poiché, piaccia o meno, questa pubblicazione, così come è, senza filtri se non un documento pdf che attesti il casellario giudiziale, è uno strumento elettorale dato in mano ai cittadini, Verbano24 gli ha dato rilevanza. Sono stati visionati tutti i 273 certificati penali on-line elencando, senza esprimere un giudizio e in modo analitico, i quattro –gli unici, peraltro appartenenti a tre liste, di diversa estrazione– che non recavano la dicitura “nulla”. Non mi permetto di giudicare le vicende personali del signor Carbone, né la sua candidatura. Colgo, oltre le parole positive espresse e che gli fanno onore, una riflessione più ampia che andrebbe rimessa al parlamento che ha votato questa legge. (m.p.)