VERBANIA – 27.05.2019 – Verbania andrà al ballottaggio.
L’euforia del trionfo delle Europee e l’onda lunga delle Regionali, per una parte del pomeriggio hanno illuso Giandomenico Albertella e i partiti del centrodestra di poter chiudere la partita verbanese con un knock-out al primo round. E' mancato poco ma non è andata così. Il capoluogo del Vco sceglierà il sindaco dei prossimi cinque anni tra due domeniche, il 9 giugno, in una sorta di “tempo supplementare” da dentro o fuori.
Che sarebbe stato un testa a testa con Silvia Marchionini e il centrosinistra lo si era capito fin dai primi responsi giunti dai seggi, con Albertella schizzato subito ben sopra il 40% ma con il primo cittadino insediata oltre il 35. Al tirar delle somme il candidato di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e della civica “Insieme per Verbania” s’è fermato al 45,81%; mentre il sindaco in carica, esponente del Pd con l’appoggio delle civiche “Verbania Viva” e “La Verbania del sì”, ha chiuso a 37,5%. Il primo ha messo nel carniere 7.629 voti, la seconda 6244, attardata di 1.385 preferenze. E, insieme, hanno polarizzato questa elezione, relegando gli altri cinque contendenti al ruolo di spettatori, o quasi.
Il Movimento 5 Stelle, partito di governo che ha la maggioranza in parlamento e che cinque anni fa a Verbania superò il 10%, si dimezza rispetto ai voti delle Europee e delle Regionali. Roberto Campana chiude terzo con il 4,96%. Alle sue spalle Patrich Rabaini di Comunità.vb ottiene il 3,54% ed è l’unico tra i “civici” a non incappare nella tagliola dello sbarramento, fissato dalla legge al 3% di lista. Niente da fare per Vladimiro Di Gregorio del Partito comunista italiano (2,86%), per Renato Brignone di “Una Verbania possibile” (2,72x%) e per Loredana Brizio con le due formazioni “Verbania Nova” e “Grande Nord” (2,61%). Tutti restano fuori dal calcolo per i seggi a Palazzo Flaim.
A proposito di liste, la Lega ottiene il suo massimo storico a Verbania, doppiando il risultato del 2009 –quando sostenendo Marco Zacchera sfioro il 10% (9,49%)– e chiudendo al 20,99%, comunque molto al di sotto del 37,16% delle Europee e del 37,55% delle Regionali (dato verbanese). Il calo è stato compensato dalla civica “Insieme per Verbania”, seconda nella coalizione con un exploit del 13,76%. Si spartiscono i voti restanti Forza Italia (6%) e Fratelli d’Italia 5,4%).
Il primo partito cittadino, tuttavia, è il Pd. Il 36,95% di cinque anni fa, ottenuto sull’onda del renzismo al suo massimo splendore, quello delle Europee prima dell’avventura governativa, è un ricordo. Ma il 25,82% conquistato cinque anni dopo è positivo. Per Marchionini ancor di più, considerando che insieme alle due civiche (“Verbania Viva” ha ottenuto il 5,26% e “La Verbania del sì” il 5,76x%) gli permette di tallonare a 8,31 punti percentuali di svantaggio il rivale.