LESA - 02-06-2019 - Oltre 100 litri d’olio extravergine d’oliva prodotto dalle piante colitivate dagli studenti dell’Istututo agrario della Villa Cavallini, sono stati premiati come secondo olio migliore prodotto nelle scuole italiane e menzionato dalla rivista Gambero Rosso. Tutto ciò però non basta per rilanciare il parco della villa. Spiega l'insegnante Gerolomo Stasi: "I nostri 110 olivi hanno prodotto un quantitativo di frutti che sono stati portati al frantoio di Villanova di Albenga. Da qui sono state prodotte oltre 100 bottiglie d’olio extra vergine di oliva di qualità superiore che ha vinto il secondo premio “Pandolea” a livello nazionale". Il presidente dell’Associazione Vivi Cavallini Stefano Bonesi vorrebbe puntare ancora più in alto: "Nel parco della villa, nell’ex abitazione del custode, si potrebbe ristrutturare l’edificio e mettere un frantoio per far si che tutti i produttori di olive del Vergante producano l’olio in loco invece di recarsi in Liguria. Prima però abbiamo dovuto addirittura difendere i nostri terreni. Il Comune, in accordo con privati, voleva alienarli in cambio delle aree del Castellaccio e far edificare, al posto degli uliveti, delle villette vista lago. Ci siamo rivolti al Tar con Comune e privati che hanno fatto retromarcia evitando la variante. Villa Cavallini sta cadendo a pezzi, con solo parte del tetto messo in sicurezza ed il parco è per metà inaccessibile. Peccato perché il Parco, che è mantenuto dagli studenti, potrebbe essere un fiore all’occhiello per tutto il lago Maggiore, come lo era una volta, quando la scalinata era accessibile e la villa ospitava il convitto degli studenti. La scuola, posta all’ interno del parco ospita 170 studenti che si dedicano alla coltivazione di varie piante nelle serre. Alcune sono dismesse. Servirebbero investimenti". (M.R)