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divieto balneazione

ARONA - 07-06-2019 - Il Circolo locale di Legambiente ha diffuso una nota sul provvedimento di divieto di balneazione alla spiaggia delle Rocchette, dopo l'esito negativo delle analisi effettuate recentemente da Arpa. "Dal 2013, come Legambiente effettuiamo campionamenti e analisi delle acque del lago concentrandoci nelle zone critiche: lungolago Marconi, sfioratore del rio S. Luigi in largo caduti di Nassiria, Foce del Vevera e foce del fosso Arlasca al confine con Dormelletto - si legge nella nota - Queste analisi vengono da noi effettuate dal laboratorio mobile di Goletta dei Laghi durante la tappa del   Verbano del tour estivo e negli altri periodi dell’anno direttamente - come circolo locale - facendo analizzare i campioni di acqua da un autorevole laboratorio del territorio". Si sottolinea inoltre come "Questa attività viene svolta dai nostri volontari e dal nostro team scientifico nazionale in affiancamento e in aggiunta ai rilievi sulla balneabilità che ARPA Piemonte effettua regolarmente durante la stagione estiva, monitorando ogni 15 giorni la qualità delle acque dal punto di vista microbiologico di 51 spiagge del lago Maggiore piemontese. Tra cui la spiaggia delle Rocchette e il Lido di Arona". La nota prosegue ricordando che "i dati storici delle analisi effettuate da Arpa Piemonte alle Rocchette hanno sempre confermato alle Rocchette una qualità delle acque eccellente, dati che hanno contribuito – insieme ad altri parametri – a raggiungere gli obiettivi ambientali per poter ottenere l’assegnazione nel 2018 della Bandiera Blu da parte del FEE. Tuttavia, malgrado l’eccellenza della qualità delle acque, come associazione ambientalista abbiamo da alcuni anni segnalato più volte all’amministrazione comunale e al management di Acque Novara Vco Spa i potenziali rischi di sversamenti dovuti ad un tubo di scarichi fognari che corre vicino alla spiaggia, che ad una valutazione visiva presentava un elevato stato di usura e un coperchio non sigillato. Producendo anche numerose immagini a supporto di questa segnalazione.    Questa criticità con parametri microbiologici negativi piuttosto elevati, che sono stati riscontrati dalle analisi di ARPA Piemonte, potrebbe probabilmente derivare dal verificarsi di una rottura o da uno sversamento come da noi temuto. Questa è una nostra supposizione. Non avendo libero accesso alla spiaggia non abbiamo potuto verificare direttamente e comprendere le possibili cause di questa situazione,  Naturalmente la nostra associazione impegnata nell’ambientalismo scientifico si attiverà mettendo a disposizione tutte le sue risorse e competenze, a livello regionale e nazionale, per cercare di comprendere le origini di questa criticità e per proporre eventuali e possibili soluzioni di mitigazione e di bonifica, nella logica dello spirito di servizio ai cittadini".

 

 

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